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La luce diventa ci che tocca

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Le cose si conoscono l’un l’altra

In quel luogo dove Dio ebbe finito

            Il centro esatto

E quel vapore intorno agli alberi che tocco

Non è un’afflizione se non ci sono bordi,

Sono gli angeli,

Che tengono gli uni agli altri i rami,

nel prodigio di salire

Spingendo avanti le montagne per comprendere

Nel vuoto aperto un’anima,

Dove noi vediamo una chiusura,

La natura che ci parla di ritorno.

 

C’è voluta un’intera vita e ancora claudico

Per vedere che non c’è orizzonte,  il cielo e l’acqua

Sono lo stesso essere in alto e in basso

E la rosa di Duino non vive separata

Dal sentiero che ricopre sul muretto

 

Così la luce diventa ciò che tocca

Le cose gli alberi il vapore le nostre ossa

Se solo tu potessi  intravedere lo splendore

Delle rose senza bende sul tuo viso

Di come l’alto e il basso stanno sulle braccia

Si dilaterebbe il cuore farebbe grandi le tue mani

Nel toccare il dentro quando viene fuori

All’universo Aperto dove vivono

Tutte le creature, e i morti

Come  là, il reciproco sfiorarsi

di una mano in una mano,

sono privi di possesso

nell’interno indimostrabile

dove Nulla c’è che attende per la fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 amina narimi - 27/01/2014 19:32:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Grazie Lorenzo di quell’Albero che sei dove il sole rotola e stupisce sempre

Grazie Franco, vicino sempre e ovunque amico

Grazie Alessandra nel tuo abbraccio sempre luminoso e teso Avanti

Grazie qssp la luce a volte è abbaglio, a volte illuminazione che può annullare distanze e differenze come scrive Guglielmo

Grazie Loredana sei sempre cara e generosa, oltreché vicina a tutti, vorrei averti per sorella

Grazie Guglielmo che della Luce e dei Sogni scrivi meraviglie Le tue parole uniscono a quell’origine che non muore

Cara Cristina...mi lasci sempre senza fiato e divento trasparente come quella montagna con gli occhi chiari ti dico mi sei al cuore

Vi ripeto Grazie e dico: siete una Famiglia luminosa Tutti

  Cristina Bizzarri - 27/01/2014 07:16:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Impossibile non sfiorare il pianto quando ti si legge - ma parlo per me non è giusto - mai - farlo per gli altri. Ho sentito racconti di chi diceva di avere visto le montagne trasparenti, e oltre ancora altro. Qualunque cosa detta in questa poesia è questo e anche altro. È la montagna che medita, e diventa trasparente. Questa per me la
forma delle tue parole.
Ciao Amina, buona giornata.

 Guglielmo Peralta - 26/01/2014 22:51:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

La natura, che rivela la Bellezza, è la via che rende sicuri i nostri passi, che apre i nostri occhi alla visione della totalità in cui, insieme con l’orizzonte, si annullano le distanze e le differenze. Ci scopriamo, allora, parte del Tutto che è in noi. Nell’unione delle creature si rinnova il Fiat Lux; ogni cosa torna all’origine, si fa simile alla luce che la rivela. E nello splendore dell’essere che prende forma, che si fa vita e natura, Nulla sembra più destinato a morire.

Un caro saluto Amina, toccata dalla "luce"!

 Loredana Savelli - 26/01/2014 21:06:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bellissima, luminosa e serena!

 qssp - 26/01/2014 15:08:00 [ leggi altri commenti di qssp » ]

Un’altra poesia molto bella e molto "dolorosa"(ma solo nella mia interpretazione): ci conduce a scoprire di come i tempi e le visioni siano così diverse per ognuno, che a volte la solitudine di un sentire diventa l’unica possibilità della parola, rinviando all’Infinito la verità dell’incontro unificante.

 Alessandra Ponticelli Conti - 26/01/2014 12:58:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Magnifica questa luce che si trasforma in ciò che tocca. E’ una luce potente, Angelica, che apre orizzonti e annulla confini. E non c’ più diversità tra l’alto e il basso, tra il dentro e il fuori. E’ una luce che accoglie in un unico abbraccio tutte le creature.
Splendida, Amina!

 Alessandra Ponticelli Conti - 26/01/2014 12:57:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Magnifica questa luce che si trasforma in ciò che tocca. E’ una luce potente, Angelica, che apre orizzonti e annulla confini. E non c’ più diversità tra l’alto e il basso, tra il dentro e il fuori. E’ una luce che accoglie in un unico abbraccio tutte le creature.
Splendida, Amina!

 franco - 26/01/2014 09:52:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Sei riuscita a dimostrare l’ indimostrabile.

 Lorenzo Mullon - 26/01/2014 08:15:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Quando un tronco di albero apre le sue finestre capita un incrocio di orizzonti, dove il sole rotola sui nostri sogni come sopra un tappeto volante

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